
Nata e cresciuta nell’ambiente religioso dell’Alabama,
casa di centinaia se non migliaia
di artisti gospel, Sjuwana Byers forma, nel 1992, i
Sjuwana
Byers & the
Children of God, un gruppo che ad oggi è formato esclusivamente
da membri della
famiglia.
Sjuwana è sempre stata parte di questa cultura e lo
dimostra il primo lavoro “
Just
Having Church” che ne è una perfetta descrizione:
uno stile che trasporta lo Spirito
attraverso la musica.
Il suo stile compositivo e
musicale non è affatto tipico
ma particolarmente
individuale, la sua musica è profondamente radicata,
tradizionale e grintosa tanto da richiamare i quartetti gospel
degli
anni ’50 e, le cui caratteristiche, le hanno permesso
di collaborare con grandi
personaggi quali
Keith (Wonderboy)
Johnson,
Lee Williams, Darrell McFadden & The disciples di New York e
The
Canton Spirituals.
Il sound della band viene definito come puro gospel influenzato
dai suoni di Chicago
e Detroit, arricchito dalla voce di Sjuwana che richiama chiaramente
le suggestive
figure di Etta James e Aretha Franlklin, il tutto sostenuto
dagli incisivi e uniformi cori
vocali.
Nel 1997 il gruppo firma un accordo con l’internazionale
etichetta
Rampart Street
Music e
Jamalar Agency, un’agenzia ben nota nell’ambiente
di New Orleans, grazie
alla quali può vantare apparizioni in tutti gli States
e in Italia, Germania e Francia
nonché partecipazioni a numerosi festivals quali
Vienna
Jazz Festival,
Gospel Festival
of Gijón e
The Bejoulous
Festival per ricordarne alcuni.
Attraverso gli anni la band riceve numerosi awards e riconoscimenti,
tra i quali
Best
New Artist of the Year (1998) dall’American
Gospel Festival di Birmingham,
Best
Artist Award (2006) del Wooden Ester Gospel Quartet
Convention e,
Best Gospel
Quartet (2010) del “I Hear Music Awards”.
Sotto l’etichetta Rampart Street Music realizza ben quattro
CD, ben apprezzati dal
pubblico: “
Just Having
Church”, del 1999, che,
con il singolo “
Nobody’s Fault”,
occupa le prime posizioni nelle classifiche radiofoniche della
Florida, Alabama, Colorado,
Tennessee, Ohio e Carolina; “
Alive
in Greenville”,
che ottiene lo stesso
successo del primo nelle classifiche del Mississipi, Alabama
e Texas; “
Pick Up The
Pieces” del 2005, una vera e propria preghiera che Sjuwana
scrive dopo l’arrivo di
Katrina per sostenere la città di New Orleans a una
rinascita e l’ultimo lavoro “
Alive
in Cincinnati: After the Storm” del 2010. Registrato
all’House of Deliverance di
Cincinnati, Ohio questa collezione di brani originali è il
chiaro esempio del rapporto
di Sjuwana con la musica di Dio, tuttora in testa alle classifiche
radiofoniche del sud
e del mid-west.
Website: www.myspace.com/sjuwanabyersthechildrenofgod