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Joe Louis Walker
Pluripremiato blues master, membro della Blues Hall of Fame e artista dell’etichetta Alligator, Joe Louis Walker apre il nuovo anno con l’album Hornet’s Nest che uscirà il 25 febbraio 2014.
Uno dei più grandi bluesman della sua generazione, Walker è conosciuto internazionalmente come uno dei pionieri nel suo genere, un magico chitarrista e una vocale testimonianza del soul.
Nel suo nuovo lavoro la sua musica è in parte uguale un impetuoso e rovente rock’n’roll così come un passionale blues; registrato a Nashville e prodotto dal compositore/batterista Tom Hambridge (produttore di “Cotton Mouth Mad” di James Cotton, “Skin Deep” e “Living Proof “ di Buddy Guy così come di Susan Tedeschi, George Thorogood e il precedente album di Joe “Hellfire”), Hornet’s Fire è composto da ben 12 brani di cui 9 pezzi originali che mescolano la sua sconfinata energia e la sua moltitudine di influenze in un tour-de-force di blues contemporaneo, dove l’originale suono della sua chitarra è abbinato nota per nota alle sue ardenti vocalità.
Dal minaccioso, elettrico e boccheggiante blues, al funk di Memphis, al farneticante R&B, al gospel, il suo ardente, selvaggio, avventuroso e divertente sound continua a definirne il genere.
In molti modi la sua storia può apparire insolita.
Nato a San Francisco (il giorno di Natale del 1949) e residente a Westchester, New York, ancora ragazzo frequenta già le scene blues e, a soli 16 anni, è già influenzato del sound di grandi artisti quali T-Bone Walker, Amos Milburn e dai pioneri del boogie woogie Meade Lux Lewis e Pete Johnson. Crescendo sui palchi con i più disparati tutori da John Lee Hooker, Thelonius Monk, The Soul Stirrers, Steve Miller e Jimi Hendrix, diventa un grande amico di Mike Bloomfield (suo compagno di stanza per molti anni).
La morte prematura dell’amico spinge Joe a cambiare la sua vita; si iscrive all’Università di San Francisco dove studia musica e letteratura e, si esibisce regolarmente con un gruppo gospel, The Spiritual Corinthians.
Nel 1985 ritorna dalla sua musica, il blues, formando una nuova band chiamata The Bosstalkers e realizzando il primo di cinque album per l’etichetta Hightone, a cui ne seguiranno altri sei per la Polygram/Gitanes.
Questi lavori non sono altro che l’antipasto per il mercato Europeo: apparizioni ai maggiori festival europei (North Sea Jazz, Glastonbury, Nottoden e Montreaux per ricordarne alcuni) lo condurranno in ulteriori tour in Giappone, Australia, Tailandia, Irlanda, Turchia e Brasile.
Durante il suo viaggio ha l’opportunità di suonare per l’inaugurazione del presidente George Bush, accompagna BB King ai Kennedy Centre Awards per l’ammissione del Presidente Bill Clinton e si esibisce in famosi show televisivi.
Joe Louis Walker è un enciclopedia vivente della storia del blues, di fatto uno dei pochi che può essere accomunato per il suo tocco eclettico a Duke Robillard, il veterano chitarrista che ha fondato, ancora giovanissimo, i Roomful of Blues e ha prodotto una dozzina di album per la Stony Plain.
Ed è proprio Duke che produce Witness for the Blues (2008), un album composto da ben 11 brani di cui solo due pezzi tradizionali (Sugar Mama e Rollin’ and Tumblin’) che ha completamente trasformato e, a cui segue, Between a rock and the place (2009) che, vincitore del premio Album of the Year, è un lavoro in cui JLW si spinge oltre i confini del blues forse di più delle altre volte, creando un esilarante sound dall’elettrizzante energia che rimane però fermamente legato alle origini del blues, soul, gospel e R&B.
Ma il suo debutto arriva con Hellfire realizzato per Alligator Records e prodotto da Tom Hambridge, l’album che lui stesso definisce il più boccheggiante e allo stesso tempo profondamente soul della sua carriera a cui seguirà a breve Hornet’s Nest.
Nominato ai Blues Music Awards del 2013 come “B.B. King Entertainer of the Year”, “Contemporary Blues Album”, “Contemporary Blues Male Artist” e “Gibson Guitar” e in ben cinque categorie nel 2010, vincitore di numerosi premi quali Album of The Year 2010 con “Between a Rock and the place” e membro della Blues Hall of Fame dal 2013, Joe Louis Walker è veramente un testimone del blues sia vocalmente che strumentalmente e la sua creatività, talvolta dal sorprendente approccio alla più significante musica americana, sostiene una luminosa guida per gli altri che lo seguiranno.
Dicono di lui
"Powerful, soul-stirring, fierce and gritty. A legendary boundary-pushing icon of modern blues."
NPR Music
"Fine and fierce...gritty gutbucket blues, joyous Stones-style rock and aching R&B."
Billboard
"Commanding and wide-ranging blues-rock...sheer passion and defiant authenticity."
Living Blues
sito
ufficiale: joelouiswalker.com/
Line-up:
Joe Louis WLAKER - guitar, lead vocal
Todd SHARPVILLE - guitar
Mark MONDESIR - drums
Matthew GEST - hammond, keyboard
Scott WIBER - bass
Per saperne di più: Leggi
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Discografia
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